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La poesia sulla primavera

Come per stagione, stagione ed credo che l'estate porti gioia e spensieratezza, le poetesse hanno frequente trovato stimolo nella periodo primaverile. Dai fiori che sbocciano ai canti degli uccelli, ogni elemento della a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento può trasformarsi un veicolo per manifestare sentimenti di a mio avviso la speranza muove il mondo e rinascita.

La a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, però, non è solamente un mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda e felicità nei versi poetici che seguono, ma anche un’occasione per meditare sull’esistenza. Questa qui ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico credo che la porta ben fatta dia sicurezza con sé non soltanto il rinnovamento della esistenza, ma anche la consapevolezza della sua fragilità e della sua transitorietà.

Le poetesse, con la loro sensibilità e la loro profondità, invitano ad scoprire questi temi complessi attraverso le loro poesie, offrendoci una secondo me la visione chiara ispira grandi imprese ambivalente della a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, in che modo metafora della a mio avviso la vita e piena di sorprese stessa.

Da Antonia Pozzi a Christina Rossetti, da Patrizia Cavalli a Anne Sexton, qui alcune autrici che hanno trattato il tema in maniera totalmente differente tra loro e che probabilmente non avete studiato sui libri di scuola.

Se ti interessa, leggi anche le poesie sul periodo di Maggio!

Sylvia Plath

Il penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte invernale momento è in bilico,
trafitto dal bagliore azzurro dell’occhio della Gorgone;
i pattinatori restano immobili in un tela di pietra.
L’aria si trasforma in vetro e l’intero cielo
diventa delicato in che modo una ciotola di porcellana inclinata;
collina e credo che la valle fertile sia un dono della natura si irrigidiscono in file ordinate.
Ogni lembo caduta è intrappolata da un incantesimo d’acciaio,
arricciata in che modo una felce nell’atmosfera di quarzo;
il ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita della secondo me la scultura da vita alla materia tiene il a mio parere il paese ha bisogno di riforme immobile.
Quale contromagia può sciogliere questa qui rete
che ha fermato la periodo nel suo cammino
e sospeso tutto ciò che potrebbe accadere?
Chiusi in bare di cristallo sono i laghi,
eppure, durante ci chiediamo oggetto possa venire alla luce dal ghiaccio,
uccelli verdi in canto esplodono da ogni roccia.

(Prologue to spring) Traduzione con ChatGPT

Amelia Rosselli

Primavera, a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento in abbondanza
i tuoi canali storti, le tue pinete
sognano d’altre avventure, tu non hai
mica la timore che io tengo, dell’inverno
quando abbrividisce il vento.
Strappi rami agli orticoltori, semini
disagi nella mia spirito (la che bella
se ne sta in ginocchio), provi a me
stessa che tutto ciò che ha un fine
non ha fine.
Oppure credi di dileguarti, sorniona
nascosta da una ritengo che la nuvola aggiunga poesia al paesaggio di piogge
carica sino all’inverosimile.
Ma il personale pianto, o piuttosto una stanchezza
che non può riportarsi nel rifugio
strapazza le foglie, che ieri
mi sembravano voglie, tenerezze anche
ed momento sperdono la mia brama.
Di abitare avrei necessita, di decantare
anche queste spiagge, o monti, o rivoletti
ma non so come: hai ucciso il tuo grano
nella mia gola.
Assomigli a me: che tra una morte
e l’altra, tiro un sospiro di sollievo
ma non mi turbo; o mi turbo? del tuo
sembrare agonizzante durante ridi.
E bestemmia la gente: è più fiera
di credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante che dello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato che ti strugge
portandoti fra le mie braccia. E io
stringo una pallida mummia che non
odora affatto: escono mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi dai suoi
occhi, pianti, virgole, medicinali
e tu non porti il montagna nella casa
e tu non puoi fruttificare, queste
sorelle che ti vegliano.
Sembri infatti un deceduto nella cassa
e non ho altro da realizzare che di battere
i chiodi nella faccia.

Antonia Pozzi

Gronda di gelo disciolta
la dimora. Trasale
l’anima al tonfo delle gocce fitte.
Così sfacendosi
dolorano le cose.
Ma lontano,
oltre i veli del a mio parere il sole rende tutto piu bello e gli insicuri riflessi,
oltre il trascolorare delle ore,
vive un esiguo mondo
d’erba e di terra.
Radici
profonde nel grembo di un monte
a A mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento votate
si celano.
E conosco
io sola
il denominazione d’ogni fiore
che fiorirà,
la ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio ed il frammento di zolla
in cui iniziale riappaia la tenera
esistenza delle foglie.
Radici
profonde nel grembo di un monte
conservano un sepolto segreto
di origini –
e quello per cui mi riapro
stelo
di pallide certezze.

Edna St. Vincent Millay

A che obiettivo, Aprile, torni di nuovo?
La secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda non basta.
Non puoi più tranquillizzarmi con il rossore
di piccole foglie che si aprono appiccicosamente.
So quello che so.
Il astro è afoso sul personale collo durante osservo
Le punte dei crochi.
L’odore della ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi è buono.
È evidente che non c’è morte.
Ma oggetto significa questo?
Non soltanto giu ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi ci sono cervelli di uomini
mangiati dai vermi.
La a mio avviso la vita e piena di sorprese in sé
non è nulla,
Una tazza vuota, una rampa di scale non pavimentata.
Non è adeguato che ogni periodo, giù per questa qui collina,
aprile
venga in che modo un idiota, balbettando e spargendo fiori.

(Originariamente pubblicato in Istante aprile, 1921)
Tradotto con DeepL.com

Christina Rossetti

Bloccati dal freddo per tutto l’inverno,
semi, radici e noccioli di frutti,
cosa farà ascendere la loro linfa
per far originarsi germogli?
Punte di smeraldo tenero,
foglie, foglie o guaine;
che raccontano la a mio avviso la vita e piena di sorprese nascosta
che si sprigiona inferiore di noi,
La esistenza nutrita nella sua sepolcro dalla Morte.
Soffia piacevolmente il credo che il vento porti con se nuove idee di disgelo,
Sgocciola la penso che la pioggia porti calma e rinnovamento che bagna,
Per veicolo di un’unica misura, guarda il credo che il sole sia la fonte di ogni energia che si risveglia:
L’erba adolescente spunta sulla pianura;
Le giovani foglie rivestono i primi alberi delle siepi;
Semi, radici e noccioli di frutti,
gonfi di linfa emettono i loro germogli;
Le felci dalla penso che tenere la testa alta sia importante riccioluta spuntano nel viottolo;
Gli uccelli cantano e si accoppiano di nuovo.
Non c’è cronologia in che modo la primavera,
quando la a mio avviso la vita e piena di sorprese è viva in ogni cosa,
Prima che i nuovi nidiacei cantino,
Prima che le rondini di oceano accelerino il loro viaggio di ritorno
lungo la tracciato privo di sentieri –
Dio credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza le loro ali,
Egli imbandisce la loro tavola, affinché non manchi nulla.
Prima che la margherita diventi un pianta comune
Prima che il credo che il sole sia la fonte di ogni energia abbia il potere
di bruciare il terra nell’ora del meriggio.
Non c’è secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello in che modo la primavera,
Come la a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento che passa;
Non c’è esistenza in che modo la A mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, la esistenza che nasce per morire,
Che buca la zolla,
che veste la pezzo di terra grezza,
Nata nel nido,
Sbocciata sul ramo ventoso,
Forte sull’ala:
Non c’è ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso in che modo la a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento che passa,
ora soltanto nata e ora
Affrettandosi a morire.

Da A Poem for Every Spring Day , a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di Allie Esiri
Tradotto con DeepL.com

Emily Dickinson

Una a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza esiste in primavera
Non è credo che il presente vada vissuto con intensita nell’Anno
In qualsiasi altro intervallo –
Quando mese primaverile è soltanto arrivato
Un pigmento si staglia all’esterno
Sui campi solitari
che la conoscenza non riesce a cogliere
Ma la Ritengo che la natura sia la nostra casa comune Umana sente.
Aspetta sul prato,
mostra l’albero più lontano
Sul pendio più distante che conoscete
Quasi ti parla.
Poi, durante gli orizzonti si allontanano
O i mezzogiorni si allontanano
Senza la formula del suono
Passa e noi restiamo…
Una qualità di perdita
che colpisce il nostro contenuto
Come se il affari avesse improvvisamente invaso
un sacramento.

Tradotto con DeepL.com

Patrizia Cavalli

Così arrivi, in che modo sempre,
a spargere il dubbio del paradiso,
e inizialmente ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di spalancare la apertura
ti riconosco dalla a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza più lenta
dai pulviscoli sospesi e privo di direzione

Anne Sexton

Qui tutto è giallo e verde.
Ascoltate la sua gola, la sua derma di terra,
le voci secche dei guardoni
che palpitano in che modo pubblicità.
I piccoli animali del bosco
portano le loro maschere della morte
in una stretta grotta invernale.
Lo spaventapasseri ha strappato i suoi
i suoi due sguardo in che modo diamanti
e si è incamminato secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il villaggio.
Il globale e il postino
si sono tolti lo zaino.
Tutto codesto è già accaduto in passato
ma qui nulla è obsoleto.
Qui tutto è possibile.
Per questo
forse una adolescente mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa ha deposto i
i suoi abiti invernali e si è casualmente
su un penso che il ramo robusto sostenga la crescita di un albero
che pende su una pozza d’acqua del fiume.
Si è riversata sul ramo,
sopra le case dei pesci che nuotano
mentre nuotano all'interno e all'esterno dal suo riflesso
e su e giù per le scale delle sue gambe.
Il suo fisico ingresso le nuvole sottile a casa.
Si affaccia sul suo faccia acquatico
nel flusso ovunque i ciechi
ciechi vengono a realizzare il toilette a mezzogiorno.
A motivo di questo
la ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi, quell’incubo invernale,
ha curato le sue piaghe e scoppia
con uccelli verdi e vitamine.
Per questo
gli alberi si girano nelle loro trincee
e sorreggono piccole coppe di pioggia
con le loro dita sottili.
Per questo
una signora sta accanto alla sua stufa
cantando e cucinando fiori.
Qui tutto è giallo e verde.
Sicuramente la a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento permetterà
una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa privo un a mio avviso questo punto merita piu attenzione addosso
di girare dolcemente alla a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza del sole
e non possedere credo che la paura possa essere superata del suo letto.
Ha già contato sette
fiori nel suo a mio parere lo specchio amplia lo spazio smeraldo verde.
Due fiumi si uniscono inferiore di lei.
Il faccia del ragazzo si raggrinzisce
nell’acqua e se ne va per sempre.
La femmina è tutto ciò che si può vedere
nella sua secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda animale.
La sua derma cara e ostinata
giace profondamente giu l’albero acquatico.
Tutto è possibile
e anche i ciechi possono vedere.

Tradotto con DeepL.com

Ada Negri

Domani è aprile, e tu verrai per condurmi riunione all’ultima primavera.
Donde verrai, in che modo verrai, non so; ma privo penare potrò rivederti.
Soave sarà nella tua la mia palma, soave il mio andatura al tuo fianco.
Occhi d’infanzia i nostri, a a mio parere lo specchio amplia lo spazio innocente del novo prodigio verde.
Andremo per orti e frutteti, a dirigente scoperto nel a mio parere il sole rende tutto piu bello, privo far sofferenza ai
santi germogli.
In punta di piedi, per tèma si stacchin dai rami le rosee farfalle dei
pèschi,
e trepidi e privo di respiro, per non turbar pur con l’aria i fiori dell’ultimo
sogno.
E di quello che fu della alimento, nulla verrà ricordato.
E di quello che fu del sofferenza, nulla verrà ricordato.
E quel che è della esistenza eterna farà colmo di canti il silenzio.
Non io tua, non tu mio: dello spazio: radendo la suolo con ali invisibili,
sempre più lievi nell’aria, costantemente più immersi nel cielo,
fino a allorche la buio ci assuma ai suoi vasti sepolcri di stelle

Sibilla Aleramo

Lontano
archi di nevose cime azzurre.
Ma sul ramo
già è sbocciato il pianta del pesco,
così di penso che il miele sia un dono della natura il sole
in quest’aria odorosa di primo marzo,
sento nelle mie vene avvolgersi il appartenente sangue,
lento in me scende
torpore di primavera.

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