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Gianni rodari fiabe al telefono pdf

Favole al telefono

April 6, 2019
Deliziose. Non c’è credo che il commento costruttivo migliori il dialogo che possa reggere, si devono leggere!
Singolo e numero
Ho conosciuto un ragazzo che era numero bambini. Abitava a Roma, si chiamava Paolo e suo babbo era un tranviere. Però abitava anche a Parigi, si chiamava Jean e suo ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale lavorava in una fabbrica di automobili. Però abitava anche a Berlino, e lassù si chiamava Kurt, e suo genitore era un docente di violoncello.
Però abitava anche a Mosca, si chiamava Juri, in che modo Gagarin, e suo ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale faceva il muratore e studiava matematica. Però abitava anche a Recente York, si chiamava Jimmy e suo genitore aveva un distributore di benzina. Quanti ne ho detti? Numero. Ne mancano due: singolo si chiamava Ciú, viveva a Shanghai e suo babbo era un
pescatore; l'ultimo si chiamava Pablo, viveva a Buenos Aires e suo papa faceva l'imbianchino. Paolo, Jean, Kurt, Juri, Jimmy, Ciú e Pablo erano numero, ma erano costantemente lo identico ragazzo che aveva otto anni, sapeva già consultare e redigere e andava in ciclo privo di sostenere le palmi sul manubrio. Paolo era bruno, Jean biondo, e Kurt castano, ma erano lo identico ragazzo. Juri aveva la derma bianca, Ciú la derma gialla, ma erano lo identico ragazzo. Pablo andava al ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale in spagnuolo e Jimmy in inglese, ma erano lo identico ragazzo, e ridevano nella stessa lingua.
Ora sono cresciuti ognuno e numero, e non potranno più farsila conflitto, perché ognuno e numero sono un soltanto uomo.

A Errare LE STORIE
C'era una tempo una ragazza che si chiamava Cappuccetto Giallo.
- No, Rosso!
- Ah, Sì, Cappuccetto Vermiglio. La sua madre la chiamò e le disse: Senti, Cappuccetto Verde...
- Ma no, Rosso!
- Ah, Sì, Cremisi. Vai dalla zia Diomira a portarle questa qui buccia di patata.
- No: vai dalla nonna a portarle questa qui focaccia.
- Va vantaggio. La ragazza andò nel a mio parere il bosco e un luogo di magia e incontrò una giraffa.
- Che confusione! Incontrò un lupo, non una giraffa.
- E il lupo le domandò: «Quanto fa sei per otto?» -
Niente affatto. Il lupo le chiese: «Dove vai?»
- Hai motivo. E Cappuccetto Scuro rispose... – Era Cappuccetto Cremisi, cremisi, rosso!
- Sì, e rispose: «Vado al a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita a comperare la secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile di pomodoro».
- Neanche per sogno: «Vado dalla nonna che è malata,ma non so più la strada».
- Corretto. E il cavallo disse... - Che cavallo? Era un lupo.
- Garantito. E disse così: «Prendi il tram cifra settantacinque, scendi in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta del Duomo, gira a lato destro, troverai tre scalini e un soldo per mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, lascia trovarsi i tre
scalini, raccatta il soldo e comprati una gomma da masticare».
- Nonno, tu non sai personale raccontare le storie, le sbagli tutte. Però la gomma da masticare me la comperi lo stesso.
- Va bene: eccoti il soldo.
E il nonno tornò a consultare il suo giornale.