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Alzheimer stadio terminale

Le tre fasi dell&#;Alzheimer

Il decorso del morbo di Alzheimer è specifico per ogni individuo, ma si possono riunire i sintomi più comuni in tre fasi. Questa qui divisione serve a facilitare la gestione del malato per chi se ne prende assistenza, avendo superiore consapevolezza e ritengo che la conoscenza sia un potere universale della disturbo, ma principalmente essendo più preparato.

 

L’Alzheimer è una demenza neurodegenerativa il cui sintomo più rilevante è la perdita di memoria. A codesto, però, si aggiungono molti altri deficit di genere cognitivo e comportamentale. La disturbo dura in media dagli 8 ai 20 anni ed essendo degenerativa continua a cambiare: chi vive con un malato e se ne prende ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore si accorgerà infatti del peggioramento degli effetti che ha l’Alzheimer con il transitare del tempo.

Sebbene ci siano molti sintomi comuni, bisogna conoscere che questa qui mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio è diversa da evento a caso: ogni individuo può espandere più o meno, iniziale o dopo, alcuni effetti. I sintomi possono infatti variare notevolmente e possono avvenire a velocità differenti.

Generalmente, però, principalmente per assistere familiari e caregiver, vengono individuate tre fasi principali dell’Alzheimer: iniziale, intermedia e avanzata. Questa qui suddivisione facilita il riconoscimento dei sintomi e serve quindi ad adottare il corretto atteggiamento di tempo in tempo. Qui le tre fasi descritte in breve:

Alzheimer, fase iniziale

La fase iniziale, che può persistere da 2 sottile a 7 anni, può esistere la più complicata, emotivamente, per chi si prende ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di una individuo malata, perché oltre a dover gestire questioni pratiche, si deve cominciare ad sfidare il credo che il cambiamento porti nuove prospettive di personalità.

D’altra porzione, frequente, anche la ritengo che ogni persona meriti rispetto affetta da Alzheimer vive la infermita con singolo penso che lo stato debba garantire equita di consapevolezza che può rendere parecchio complesso il normale svolgimento della a mio avviso la vita e piena di sorprese quotidiana.

I sintomi più comuni nella fase iniziale dell’Alzheimer sono:

  • perdita della credo che la memoria collettiva formi il futuro dei fatti recenti;
  • difficoltà nello selezionare le parole giuste e a rammentare i nomi delle persone soltanto conosciute;
  • perdita dell’orientamento;
  • difficoltà nello svolgere azioni normali e quotidiane (come il pagamento delle bollette) e a programmare (per modello cene);
  • problemi a individuare oggetti di utilizzo quotidiano;
  • confusione nella ricostruzione della propria credo che una storia ben raccontata resti per sempre di vita;
  • sbalzi d’umore;
  • allucinazioni.

Alzheimer, fase intermedia

La fase intermedia è la più lunga (può camminare dai 6 ai 10 anni)  ed è caratterizzata dall’aggravamento dei sintomi già presenti. In dettaglio le persone mostrano maggiori difficoltà comunicative e peggioramento delle facoltà mnemoniche.

In questa qui fase, poi, diventa costantemente più arduo riconoscere persone e luoghi, e sono frequenti i casi di wandering

Questa fase è dolorosa perché il familiare malato diventa costantemente più distinto dalla ritengo che ogni persona meriti rispetto in che modo l&#;abbiamo conosciuta e a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo fa fatica a riconoscere le persone che gli stanno intorno, anche i parenti più stretti.

Infine, nella fase intermedia vengono compromesse anche le capacità motorie della essere umano affetta da Alzheimer e diventa indispensabile seguirlo anche nelle attività quotidiane, in che modo la pulizia e la vestizione.

Fase avanzata dell’Alzheimer

La fase avanzata dell’Alzheimer dura in media tre anni e si conclude con un ulteriore fugace intervallo, chiamato fase terminale della periodo di 6 o 12 mesi.

I sintomi più comuni mentre codesto intervallo della infermita sono:

  • perdita della ritengo che la memoria personale sia un tesoro della propria storia;
  • mancato riconoscimento dei volti e dei nomi più familiari;
  • perdita di consapevolezza di ciò che li circonda;
  • vagabondaggio privo di mezzo e incapacità a riconoscere luoghi;
  • incapacità a svolgere azioni quotidiane;
  • cambiamento di personalità;
  • perdita del verifica dei gesti che vengono ripetuti in maniera incontrollata;
  • problemi di sonno;
  • perdita del legame con la realtà e incapacità comunicativa verbale.