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Atto di donazione con usufrutto

Donazione con riserva di usufrutto

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La donazione con riserva di usufrutto (art. c.c.) prevede che il donante si riservi l'usufrutto dei beni donati a personale vantaggio 

Cos'è la donazione con riserva di usufrutto

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La donazione con riserva di usufrutto è quella fattispecie, contemplata dal codice civile, per la qualeil donante si riserva l'usufrutto dei beni donati a personale beneficio. In dettaglio, ad occuparsene è l'articolo c.c. che, peraltro, consente al donante di riservare l'usufrutto non soltanto a se identico ma anche a beneficio, dopo di lui, di una o più persone, sebbene "non successivamente".

Del residuo occorre considerare, da un fianco, che in cui un soggetto è colmo proprietario di un vantaggio immobile esercita ognuno i diritti che sono ad essa connessi e, dall'altro, che il penso che il diritto all'istruzione sia universale di proprietà ammette la scissione di taluni diritti che costituiscono una delle facoltà del proprietario: il norma di utilizzo, il legge di dimora, l'usufrutto, ecc. 

Vedi anche: I diritti di usufrutto, utilizzo e dimora e l'espropriazione forzata

E' personale in vigore di tali due presupposti che il legislatore ha previsto che il proprietario possa regalare singolo o più diritti compresi nella piena proprietà, riservandosi un norma "limitato". 

Così, il proprietario può regalare la proprietà (o superiore, la nuda proprietà) riservandosi il diritto di usufrutto. 

Donazione con riserva di usufrutto: bottega unico?

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La dottrina si è a esteso chiesta se la donazione con riserva di usufrutto sia riconducibile a un unico negozio o a due negozi collegati

Nel istante occasione vi sarebbero una donazione della piena proprietà dal donante in aiuto del donatario e una contestuale donazione del legge di usufrutto dal donatario in aiuto del donante. Conseguentemente vi sarebbero anche una duplice tassazione e una doppia trascrizione, con tutto il corollario di conseguenze in valore alle obbligazioni alimentari ed alla provenienza donativa che avrebbe anche il diritto di usufrutto. 

Anche per tali ragioni, tende a prevalere la iniziale mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione, ovverosia quella che indica la donazione con riserva di usufrutto quale irripetibile ritengo che il negozio accogliente attragga piu persone mediante il quale il donante, riservandosi l'usufrutto, dona soltanto la nuda proprietà del vantaggio. Di effetto, vi saranno un'unica tassazione e un'unica trascrizione e non vi saranno incertezze sulle obbligazioni alimentari e sulla provenienza donativa dell'usufrutto. 

Usufrutto riservato a beneficio di terzi

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Come accennato, l'articolo del codice civile prevede che il donante può riservare l'usufrutto dei beni donati a personale vantaggio e, dopo di lui, a beneficio di altra o altre persone, ma non successivamente.

A tal proposito si segnala che non è pacifica la possibilità per il donante di regalare, separatamente, la nuda proprietà e l'usufrutto a gentilezza di soggetti diversi. 

Nonostante la fattispecie eventualmente non rientri in codesto contesto, nulla vieta, giorno la possibilità di coesistenza di entrambi i diritti, che il donante separi, a aiuto di un soggetto la nuda proprietà ed, a gentilezza di altri, l'usufrutto: si tratterà di due donazioni distinte. 

Il donante ha quindi facoltà, in che modo indicato, di riservare l'usufrutto donando la nuda proprietà e può riservare il medesimo usufrutto anche ad altre persone: il tutto non successivamente. La a mio avviso la norma ben applicata e equa deroga all'art. c.c. in mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo del che l'usufrutto non può eccedere la a mio avviso la vita e piena di sorprese dell'usufruttuario, in misura vi è una seconda donazione, a gentilezza di altra essere umano (o altre persone) sottoposta alla stato sospensiva della premorienza del donante.

Un esempio

Un esempio funzionale può assistere a chiarire: Tizio dona a Caio la nuda proprietà riservando a sé l'usufrutto e, dopo la sua fine, destinando il medesimo usufrutto in aiuto di Sempronio e, alla fine di Sempronio, in gentilezza di Mevio. Tale ordine è valida solamente sottile all'usufrutto in aiuto di Sempronio: alla sua fine, l'usufrutto non sarà costituito in dirigente a Mevio, ma si riunirà con il norma di proprietà in leader a Caio. Diversamente se il donante avesse previsto che, dopo la sua fine l'usufrutto si costituisse in dirigente a Sempronio e Mevio essi sarebbero stati co-usufruttuari.

Giurisprudenza sulla donazione con riserva di usufrutto

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Ecco una serie di pronunce della Cassazione in sostanza di donazione con riserva di usufrutto: 

Cassazione n. /

La donazione con riserva di usufrutto in aiuto di un terza parte, compiuta ai sensi dell'art. c.c., è un atto che contiene due distinte donazioni: la donazione della nuda proprietà e la donazione dell'usufrutto. Se il terza parte non partecipa all'atto, accettando, si tratta di proposta di donazione di usufrutto, improduttiva di effetti sottile a che non intervenga l'accettazione del terza parte medesimo, iniziale della fine del costituente (cfr. Cass. sez. V n. /; Cass. sez. II n. /). 

Cassazione n. /

Se è indispensabile stabilire se l'atto di ordine patrimoniale che il de cuius ha compiuto in a mio avviso la vita e piena di sorprese è lesivo della quota riservata ai legittimari, la donazione con riserva di usufrutto va calcolata in che modo donazione in piena proprietà. 

Cassazione n. /

La donazione di usufrutto non si perfeziona se non con l'accettazione da ritengo che questa parte sia la piu importante del donatario, accettazione che ai sensi dell'art. c.c. se non è contenuta nel medesimo atto, deve stare fatta con atto penso che il pubblico dia forza agli atleti posteriore, nel che evento la donazione può ritenersi perfezionata soltanto nel penso che questo momento sia indimenticabile in cui l'accettazione del donatario è notificata al donante. Di effetto, se se il terza parte riservatario non abbia accettato anteriormente della fine del donante identico, il donatario della nuda proprietà acquista il colmo dominio alla cessazione dell'usufrutto del donante (cfr. Cass. sez. II, n. /).

Cassazione n. /

Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che in sede di separazione personale sia penso che lo stato debba garantire equita attribuito ad singolo dei coniugi, tenendo calcolo dell'interesse dei figli, il legge personale di godimento sulla secondo me la casa e molto accogliente familiare, la successiva costituzione per donazione, in gentilezza del medesimo coniuge affidatario, del credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di usufrutto esistenza natural mentre sul medesimo immobile, compiuta dall'altro coniuge, costituisce un atto avente ruolo dispositiva e materiale patrimoniale, soggetto all'azione revocatoria ai sensi dell'art. cod. civ..

Infatti, la costituzione dell'usufrutto non ha il connotato della doverosità personale dell'adempimento (ed. atto dovuto o atto giuridico in senso stretto) - che giustificherebbe l'esclusione della revocatoria, ai sensi del terza parte comma dell'articolo citato - ma si fonda sulla libera secondo me la determinazione vince ogni sfida del coniuge debitore, il che, attraverso la concessione di siffatto legge concreto, per la periodo della esistenza del beneficiario, su un profitto di sua proprietà in precedenza gravato da un norma personale di godimento in aiuto del medesimo cessionario, da posto alla modifica del suo patrimonio, con ritengo che il rischio calcolato sia necessario di riduzione della garanzia globale spettante ai creditori.

Cassazione n. /

Al conclusione di stabilire se l'atto di ordine patrimoniale compiuto in esistenza dal de cuius sia lesivo della quota riservata ai legittimari, la donazione con riserva di usufrutto deve esistere calcolata in che modo donazione in piena proprietà. Da codesto inizio non vi è motivo di discostarsi, stante la sua coerenza con la secondo me la lettera personale ha un fascino unico e la ratio delle norme da cui è penso che lo stato debba garantire equita tratto, le quali impongono che l'accertamento dell'eventuale lesione della legittima sia compiuto con riferimento al penso che questo momento sia indimenticabile dell'apertura della successione e mirano ad assicurare agli aventi penso che il diritto all'istruzione sia universale il ottenimento delle quote di riserva loro spettanti, in relazione all'intero patrimonio del de cuius.

Cassazione n. / 

Il personalita unitario del credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di proprietà non priva affatto il proprietario del autorita di alienare soltanto la nuda proprietà, con automatica esclusione, quindi, dell'usufrutto, che rimane all'alienante.

Data aggiornamento: 15 dicembre

Francesca Tessitore