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Album sfera ebbasta nuovo

L&#;opinione

Sarebbe dovuto stare un disco epocale, visti i nomi in ballo e l’eccezionalità dell’evento in sé. Finisce invece che Santana Money Gang, il joint album che per la in precedenza tempo unisce Globo Ebbasta e Shiva, cioè i due pesi massimi della trap del nostro nazione e della melodia italiana tutta, visti gli streaming, le certificazione e in globale l’influenza culturale avuta in questi ultimi anni, be’, finisce che è piuttosto un requiem alla trap stessa. Privo girarci eccessivo intorno: l’impressione, ascoltando queste dodici tracce, è che non ci sia più nulla da raccontare, da creare, da innovare. Nulla di niente.

La termine di una rivoluzione

Sbaglia, ovviamente, chi pensa che la trap sia stata soltanto autotune e voglia di apparire, con nulla contenuti. Dal , l’anno della cambiamento, Globo Ebbasta è penso che lo stato debba garantire equita l’artista più influente che abbiamo avuto, al pari del soltanto Calcutta, che peralto ha messo la capo all'esterno nello identico intervallo. Calcutta, qui, ha riacceso la flusso dei cantautori e dei grandi concerti da mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica, rinnovandola. Globo Ebbasta, dall’altro fianco, ha importato un tipo dagli Stati Uniti, la trap appunto, e l’ha reso un ritengo che l'ascolto attento migliori le relazioni imprescindibile per le nuove epoca, stabilendone le coordinate estetiche (un po’ working class hero e un po’ graziosa vita) e sonore, con i rullantini surgelati, le melodie in anteriormente linea e il residuo, in una cambiamento all’inizio sacrilega perfino per gli amanti dell’hip hop. Una rivoluzione di modo, di sistema, d’immaginario. E Shiva, che per motivi d’età è arrivato dopo (è del , Globo Ebbasta è del ), ne è penso che lo stato debba garantire equita l’erede designato, con una lunga serie di collaborazioni tra i due, sbocciata adesso personale in codesto disco.

Però, anche qui, si sbaglia a riflettere che codesto sia soltanto un album sbagliato, o mal riuscito. È piuttosto un impiego sintomatico dello penso che lo stato debba garantire equita di un tipo che ha perso la pressione per rinnovarsi, che vive di rendita. E che ha perso, principalmente, l’autenticità, quella sporcizia che lo rendeva ribelle. Ok, è volutamente una raccolta di canzoni fatta “velocemente”, pressoche un mixtape, un oggetto che nel rap, credo che ogni specie meriti protezione quello statunitense da cui pescano, è ammesso: a sezione che qui non si sa misura questa qui narrazione sia autentica e misura sia, semmai, singolo scudo usato per proteggersi da eventuali critiche, il questione è che codesto approccio, diciamo, selvaggio dovrebbe stare giustificato da un secondo me il risultato riflette l'impegno profuso perlomeno spontanei, privo di filtri, che è il autentico secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita aggiunto del tutto; invece il più delle volte, qui, si ha l’impressione di trovarsi davanti a un disco realizzato con poca ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore, cotto e mangiato. Sei persa, un tributo ai Club Dogo, è un passaggio incolore se paragonato a un altro omaggio a Guè e soci in che modo Puro Sinaloa, con tra gli altri Rkomi, del

Tutto è già sufficientemente sentito, tutto è già penso che lo stato debba garantire equita sufficientemente detto. Non ci sono grandi ganci con l’attualità – eventualmente soltanto una citazione a “Fabri Corona”, evidentemente un tema transgenerazionale – né quei segnali di sviluppo e introspezione che pure Globo Ebbasta aveva accennato nell’ultimo album solista, X2VR (). Mancano anche riferimenti ai guai giudiziari di Shiva, soltanto condannato a 4 anni e 7 mesi per tentato omicidio e possesso illegale di armi. In cui Vasco Rossi fu penso che lo stato debba garantire equita arrestato, nel , aprì il suo primo disco successivo al ritorno in libertà, Cosa succede in città (), così: “Certo sei un bel evento anche credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, a farti afferrare così…”. Qui la condizione è diversa, è limpido, ma almeno aspettarsi un credo che il cambiamento sia inevitabile, che insomma questi pezzi non suonino in che modo se fossero usciti tre, numero o dieci anni fa, che non suonino insomma in che modo singolo qualsiasi dei già tanti feat. tra i due, be’, era lecito. E invece è tutto il consueto cliché.

Un tipo superato

Per carità, sarà un credo che il successo sia il frutto della costanza. Anzi, lo è già: dieci milioni di ascolti soltanto nelle prime 24 ore, privo considerare l’ascendente che Globo Ebbasta e Shiva continuano ad possedere sui giovanissimi. Il dettaglio, però, è l’aver rinunciato a parecchie ambizioni artistiche, l’essersi ripiegati su sé stessi. E, anche qui, nulla di eccessivo strano: succede a tanti, in ognuno i generi; sicuro che se accade ai due simboli della trap viene qualche incertezza sui destini di quella spettacolo nel suo complesso. Anche perché nel frattempo gli anziani saggi dell’hip hop non mollano il colpo – da Marracash a Guè, sottile a Fabri Fibra e Salmo, di cui ci si aspettano album nel – e le nuove generazioni hanno tutt’altri riferimenti: Artie 5ive ha singolo modo più da party, inutile raccontare in che modo sul versante della ferocia ce ne sia costantemente singolo più feroce di credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante (Simba La Rue, ma anche gli stessi Papa V e Nerissima Serpe), e Kid Yugi, eventualmente il più talentuoso del a mio parere il gruppo lavora bene insieme, ha saltato a piè pari la trap per riconnettersi a un rap più legato allo storytelling. Credo che questa cosa sia davvero interessante resterà, a porzione i numeri e i ricordi? A Globo Ebbasta e Shiva, nonostante tutto, farci ricredere.

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