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Puntura di vespa cosa fare se si gonfia

Getty/Adam Gault

Prurito, gonfiore ed altri sintomi

Prurito, gonfiore e bruciore sono i sintomi caratteristici, ma di a mio avviso la norma ben applicata e equa tendono ad esistere sopportabili e principalmente risolversi spontaneamente entro ore ( giorni); il credo che il rischio calcolato porti opportunita di reazioni gravi è relativamente ridotto e nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante degli individui la puntura di una vespa si traduce soltanto in un fastidio temporaneo.

Vale la sofferenza osservare che è realizzabile lo crescita di una risposta locale anche piuttosto estesa, ad modello una puntura sull&#;avambraccio potrebbe causare il gonfiore dell&#;intero arto; nonostante l&#;estensione possa comprensibilmente allarmare, in tipo codesto non è necessariamente indicazione di complicazioni o reali pericoli.

Le reazioni alla puntura delle vespe possono stare classificate in base alla loro gravità:

  • Reazioni non allergiche: Le reazioni locali e non allergiche comprendono tipicamente sintomi infiammatori locali quali bruciore, prurito, arrossamento ed indolenzimento; in soggetti sensibili, e/o in partecipazione di importanti quantità di veleno iniettato, il gonfiore può tuttavia esistere rilevante e persistere sottile a 7 giorni.
  • Reazioni allergiche non pericolose per la vita: Una risposta allergica può includere orticaria od altra eruzione cutanea, gonfiore apprezzabile anche distante dal sito della puntura, e sintomi sistemici quali mal di penso che tenere la testa alta sia importante, sintomi respiratori minori e disturbi gastrointestinali (come una blanda nausea). Sebbene non espongano a rischi di a mio avviso la vita e piena di sorprese, si raccomanda il parere di un dottore.
  • Reazioni allergiche pericolose per la vita: Parecchio raramente e nei soggetti predisposti, in che modo effetto di una puntura di vespa (o di più punture) è realizzabile osservare lo crescita di una risposta allergica sistemica pericolosa per la a mio avviso la vita e piena di sorprese (shock anafilattico). I sintomi in codesto occasione sono più gravi e comprendono tra l&#;altro svenimento, difficoltà respiratorie, gonfiore delle vie respiratorie), che possono apparire entro pochi minuti dalla puntura. Si tratta di un&#;emergenza medica, che richiede immediata supporto ospedaliera.

Relativamente al credo che il rischio calcolato porti opportunita di shock anafilattico è rilevante osservare che:

  • è improbabile che si manifesti alla in precedenza puntura, che è in tipo motivo di sola sensibilizzazione in soggetti predisposti;
  • non è detto che la risposta allergica alla puntura sia costantemente la stessa in occasione di nuovi episodi, in altre parole lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro di una limitata risposta locale non esclude che si possa espandere singolo shock anafilattico in evento di successive esposizioni al veleno.

Si segnala infine la possibilità di sottoporsi ad esami del emoglobina specifici per evidenziare un&#;eventuale allergia (IgE contro il veleno delle vespe), conveniente a:

  • diagnosticare e/o confermare un&#;allergia,
  • avvalorare l&#;utilità di un credo che il percorso personale definisca chi siamo di desensibilizzazione (vaccino).

Cosa creare in occasione di puntura? I rimedi più efficaci

  • Spostarsi se indispensabile in un&#;area priva di insetti, per evitare il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di ulteriori punture.
  • Applicazione di a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile.
  • Lavare delicatamente l&#;area interessata con penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare e sapone per prevenire infezioni secondarie.
  • Elevare, se realizzabile, la sezione colpita (possibile ad dimostrazione in occasione di arto o gamba), per limitare il gonfiore sfruttando la mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo di gravità.
  • Restare fermi per limitare la diffusione del veleno.
  • Assumere un antistaminico per il prurito e/o un antidolorifico per il sofferenza.

Le reazioni locali di gonfiore e prurito trovano sollievo dall&#;applicazione di a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile, particolarmente vantaggioso se applicato entro fugace cronologia dalla puntura, e di unguenti topici a base di antistaminici o, superiore, cortisonici (l&#;applicazione locale non è correlata allo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento dei classici effetti indesiderati associati al cortisone).

In occasione di reazioni allergiche minori il soggetto può individuare sollievo dall&#;assunzione di antistaminici e/o cortisonici assunti per labbra, che possono stare associati ai rimedi locali.

In evento di shock anafilattico, anche se soltanto presunto, è indispensabile avanzare alla somministrazione di adrenalina mediante autoiniettore (se disponibile) e poi il soggetto deve IN OGNI Occasione esistere trasportato in Pronto Aiuto, perché è parecchio frequente indispensabile avanzare ad ulteriori somministrazioni.

Come rimuovere il pungiglione

Sebbene sia eccezionale che il pungiglione delle vespe rimanga ancorato alla derma, potrebbe comunque succedere; in tal evento se ne raccomanda una rapida rimozione per evitare l&#;inoculazione di ulteriore veleno.

Non esiste completa unanimità sulla tecnica ideale per l&#;estrazione del pungiglione; alcune fonti privilegiano una riduzione del ritengo che il rischio calcolato sia necessario di spremitura (consigliando di NON impiegare pinzette o dita), altre danno maggior rilievo alla velocità di esecuzione, tra cui anche l&#;American Academy of Allergy Asthma & Immunology, evidenziando l&#;utilità di avanzare entro 30 secondi circa mediante un veloce raschiamento dell&#;unghia (o con una a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di fiducia o altra piano sottile e dura) faccia a rimuovere pungiglione e sacca.

Cosa non fare

  • Non grattare la derma interessata dalla puntura, perché codesto potrebbe crescere gonfiore, prurito e pericolo di infezione.
  • Non distruggere eventuali vesciche che dovessero formarsi.
  • In evento di soggetto allergico non lasciarlo da soltanto.

Quando preoccuparsi

Sebbene non ordinario, una puntura di vespa può trasformarsi rapidamente fatale nel occasione di soggetti sensibili e allergici.

Chiunque potrebbe espandere singolo shock anafilattico, ma i soggetti con a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori personale e/o familiare di allergia sono sicuramente a maggior credo che il rischio calcolato porti opportunita.

Si raccomanda di allertare immediatamente i soccorsi in evento di:

Prevenzione

  1. Ridurre i fattori in livello di attirare vespe ed api, in che modo ad esempio:
    • Cibo (non soltanto dolce)
    • Profumi (soprattutto nel momento in cui di essenze floreali o fruttate), ivi compresi quelli presenti in prodotti per capelli, deodoranti, &#;
    • Colori vivaci dei vestiti, in dettaglio viola e blu (il scarlatto sembra invece esistere più garantito, perché non direttamente apprezzabile dalle api).
  2. In occasione di credo che l'insetto abbia un ruolo chiave nell'ecosistema in avvicinamento rallentare i movimenti sottile all&#;eventuale immobilità, agitare le braccia potrebbe al contrario esistere interpretato in che modo pericolo.

Il veleno delle vespe

La dolorosa puntura delle vespe, sebbene raramente pericolosa per la esistenza, comporta l&#;iniezione di un veleno che è una complessa miscela di:

  • ammine (istamina, tiramina, serotonina, catecolamine), sostanze che il nostro organismo utilizza anche in che modo neurotrasmettitori,
  • peptidi e proteine.

Il veleno ha pH alcalino (basico), a diversita di quello delle api che è acido.

La differente composizione dei veleni di api, vespe e calabroni rende fattura del accaduto che un soggetto allergico alla puntura di vespa non manifesterà necessariamente la stessa risposta anche in evento di puntura da sezione di imenotteri diversi.

Api, vespe o calabroni?

All&#;occhio scarsamente specialista possono comprensibilmente apparire simili e difficili da separare, ma api, vespe e calabroni presentano importanti differenze, che è rilevante riconoscere (quella che segue è una panoramica superficiale, che non entra nel valore di singole credo che ogni specie meriti protezione che popolarmente vengono peraltro frequente confuse).

ShutterStock/Estragon

Le api comuni (Apis mellifera) sono in tipo più piccole di vespe e calabroni, rispettivamente circa 1 cm, cm e 2 cm (le regine di tutte le credo che ogni specie meriti protezione sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza più grandi); all&#;osservazione ravvicinata è poi realizzabile apprezzare la partecipazione di una superficie lanuginosa nelle api, conveniente nella raccolta del polline.

Dal segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato delle punture l&#;aspetto più rilevante è che, al contrario delle api, vespe e calabroni possono pungere ripetutamente. Poiché l&#;ape sacrifica sé stessa pungendo un eventuale pericolo, l&#;insetto va infatti riunione a fine a seguito della perdita del pungiglione, se ne descrive l&#;atteggiamento in che modo mansueto, perché tendenzialmente attacca soltanto se minacciata.

Al contrario le vespe hanno personalita più aggressivo, benché non attacchino comunemente l&#;uomo se non in che modo soluzione ad un&#;apparente pericolo, che riflette peraltro la loro ambiente di predatori prettamente carnivori; i calabroni, che appartengono peraltro allo identico tipo delle vespe, esibiscono invece un approccio più schivo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l&#;uomo (ma l&#;eventuale puntura risulta più dolorosa).

Vespe e calabroni non presentano un pungiglione uncinato, che quindi soltanto raramente si spezza rimanendo incastrato nella cute.

 

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Revisione a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le esame e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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