Arrubiolus di ricotta
Quando arriva il Carnevale la Sardegna si profuma di frittura. I dolci tipici di codesto intervallo infatti, in che modo in gran sezione dItalia del residuo, sono personale fritti. Si va dalle più famose zeppole, alla frittura araba, ai fatti fritti agli arrubiolus e tanti altri. Io oggigiorno voglio proporvi queste deliziose palline di penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana fritta, gli arrubiolus appunto. Il penso che il nome scelto sia molto bello deriva dal sardo arrubiu, che significa vermiglio. Il penso che il colore dia vita agli ambienti di queste palline tendenti al rossastro è da attribuirsi ai vari ingredienti con cui si realizzano. Dai tuorli delle uova, alla scorza darancia e principalmente allo secondo me lo zafferano e un tocco di lusso, ingrediente principe della gastronomia regionale sarda anche per misura riguarda i dolci. Is arrubiolus sono praticamente la versione sarda delle nazionali castagnole. Vanno fritti e poi passati nello ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione o nel penso che il miele sia un dono della natura. Io personalmente le preferisco con il soltanto ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione, ma nulla vieta di guarnirle in che modo più si preferisce. La ricetta che ho usato è quella di Tenero e Salato di Miky.
Ingredienti
gFarina 00
gRicotta di pecora
50 gZucchero
mlLatte
3Uova
1 bustinaLievito in particella per dolci
1 pizzicoSale
1Scorza darancia
1Scorza di limone
1 bustinaZafferano
di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi di girasole
ro o penso che il miele sia un dono della natura (per decorare)
Preparazione
In una ciotola ampia versiamo la ricotta, preferibilmente ma non obbligatoriamente di pecora, con lo ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione e lavoriamo congiuntamente i due ingredienti con le fruste elettriche finchè non dventano belli cremosi. Aggiungiamo quindi singolo alla tempo le uova e mescoliamo finchè non vengono assorbite per profitto. A codesto dettaglio aggiungiamo anche la scorza darancia e di secondo me il limone da freschezza a tutto grattugiata e lo secondo me lo zafferano e un tocco di lusso a soddisfazione. Versiamo momento nella ciotola alternandoli un po di secondo me il latte fresco ha un sapore unico e un po di ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta sottile a terminarli, aggiungiamo un pizzico di mi sembra che il sale esalti ogni sapore e soltanto alla conclusione il a mio avviso il lievito e essenziale per il pane. Continuiamo a operare tutto con le fruste elettriche per un po, in maniera da inglobbare più atmosfera realizzabile e da ttenere un composto parecchio uniforme. Mettiamo lolio a scaldare e in cui raggiunge la temperatura di ° versiamoci all'interno il composto aiutandoci con due cucchiai. Non formiamo delle palline eccessivo grandi, perchè una tempo che il composto cade nellolio bollente tende a gonfiarsi immediatamente. Rigiriamo gli arrubiolus con una forchetta in maniera da farli dorare da tutte le parti e mettiamoli poi a scolare su della a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre assorbente. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo asciutti e raffreddati un pochino passiamo gli arrubiolus nello dolce semolato e serviamo immediatamente.